Monday, December 10, 2007

Taxi, intesa sindacati-Comune di Roma

Veltroni: l'offerta aumenta del 30%, mai più blocchi selvaggi
Taxi, intesa sindacati-Comune di Roma
Confermate 500 nuove licenze, metà entro giugno. Ma le tariffe aumenteranno del 18%: Codacons: rincari folli
Un momento della protesta dei taxi delle settimane scorse (Reuters)ROMA - È stato raggiunto l'accordo fra tassisti e comune di Roma con la conferma di 500 nuove licenze. Dopo l'incontro di oggi tra le sigle rappresentative della categoria taxi - Cgil, Cisl, Uil, Ugl - e il sindaco di Roma, Walter Veltroni, si è arrivati all'intesa che prevede 250 nuove licenze entro il giugno del 2008 e altrettante per lo stesso mese dell'anno successivo.
VELTRONI SODDISFATTO - Ad annunciarlo è stato lo stesso sindaco che ha spiegato: «Con questo provvedimento si arriverà ad avere duemila nuovi taxi a Roma dal decreto Bersani ad oggi, pari al 30% in più dell'offerta». Veltroni ha inoltre rinnovato ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali «la più ferma condanna di quello che è accaduto dieci giorni fa con il blocco della città: considero che questa categoria debba recuperare il rapporto con i cittadini».
TARIFFE PIU' ALTE - Contestualmente alla conferma delle nuove licenze, si è deciso un adeguamento delle tariffe pari al 18% in più, «il che avverrà - ha spiegato ancora il sindaco - dopo il voto in Giunta previsto per mercoledì 12». A Natale dunque le nuove tariffe saranno già in vigore.
LE PROTESTE - Il Codacons ha attaccato duramente l’accordo raggiunto oggi tra Comune di Roma e tassisti e annuncia un ricorso al Tar del Lazio: per l’associazione di difesa dei consumatori l’intesa «prevede abnormi aumenti tariffari a fronte di un limitato incremento del numero delle licenze. Si tratta di rincari assolutamente folli, per un servizio insufficiente che a Roma costa più che nel resto d’Europa», spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
10 dicembre 2007 (ultima modifica: 11 dicembre 2007)

Tuesday, May 15, 2007

I regali di Veltroni

14-05-2007 Andrea Boitani - Articolo tratto da www.lavoce.info

Buone intenzioni, malevole interpretazioni e trattative fallite

Il sindaco di Roma Walter Veltroni, nel corso della sua vittoriosa campagna per la rielezione, aveva sottolineato la necessità di migliorare i servizi di trasporto pubblico a Roma, da quelli collettivi a quelli individuali come i taxi. Il ministro Bersani, con il decreto legge 223/2006, emanato poco dopo l’insediamento del governo, aveva fornito al sindaco di Roma (e naturalmente a tutti i sindaci d’Italia) un buono strumento per migliorare almeno il servizio di taxi. Il decreto prevedeva una deroga al divieto di cumulo delle licenze taxi e introduceva la possibilità per i comuni di "vendere" le licenze, distribuendo una quota consistente dei proventi ai vecchi tassisti che non avessero acquistato una nuova licenza. La reazione dei tassisti, specialmente a Roma, fu durissima. Il bersaglio fu soprattutto la deroga al divieto di cumulo, che avrebbe consentito l’avvio di uno sviluppo "industriale" del settore, fortemente avversato dagli attuali tassisti che sono e vogliono restare "padroncini" (oltre che pochi). I malevoli dicono che il sindaco di Roma, preoccupato per i blocchi del traffico provocati dai tassisti, abbia contribuito alla "mediazione" che ha portato – in sede di conversione del decreto legge – a riconfermare il divieto di cumulo. Gli stessi malevoli pensano che forse Veltroni voleva acquisire così credenziali sufficienti a ottenere l’incremento del numero di vetture in circolazione, mantenendo al contempo la "pace sociale". Senza dar credito ai malevoli, sta di fatto che, una volta incassato il divieto di cumulo e siglato un vantaggioso accordo sulla tariffa "predeterminata" (42 €) tra l’aeroporto di Fiumicino e qualsiasi indirizzo all’interno delle Mura Aureliane, i tassisti romani non hanno accettato che l’effettivo svolgimento delle turnazioni aggiuntive - richiesto dal Comune e dalla categoria accettato malvolentieri - venisse sottoposto a "idonee forme di controllo sistematico", come previsto dal decreto convertito in legge (L. 248/2006). Il sindaco e la sua giunta sono così passati all’attacco, decidendo di rilasciare mille nuove licenze. Ottima idea.
Nuove licenze sì, ma come?
La delibera di giunta n. 584 del 2 novembre 2006 stabiliva che le licenze dovessero essere rilasciate a titolo gratuito. Veniva così accantonata la possibilità offerta dal "decreto Bersani" di vendere le licenze e si ricorreva alla procedura già adottata nel 2005 per il rilascio di 300 nuove licenze. La procedura prevedeva un "concorso per titoli ed esami". L’esame è costituito da una serie di quiz a risposta multipla su materie rilevanti per un conducente di taxi (dalla toponomastica urbana alle leggi nazionali e regionali in materia di taxi) ed è superato se il candidato raggiunge almeno un punteggio di 36 su 60 domande che valgono ciascuna un punto. I titoli sono costituiti dai diplomi di studio conseguiti (8 punti per il diploma di scuola secondaria, 12 per la laurea triennale, 15 per la laurea quinquennale, senza possibilità di cumulo), dall’anzianità di iscrizione al ruolo dei conducenti di Roma (0,25 punti per semestre); stato di disoccupazione a partire dal 1993 (1 punto per trimestre, fino a un massimo di 20 punti); attività svolta come sostituto alla guida di taxi, sempre dal 1993 (0,03 punti per ogni giorno); figli minori a carico (2,5 punti per ciascuno, con un massimo di 10 punti) e infine essere stati affidatari di servizi integrativi di trasporto pubblico di linea (2 punti per ciascun anno dal 1998).
Corporazione e istruzione
Ogni licenza a Roma vale intorno ai 200mila euro; quindi il Comune – nel bandire mille nuove licenze a titolo gratuito – ha deciso, di fatto, di regalare una somma rilevante ad alcuni cittadini di cui, con la definizione dei titoli e il peso loro attribuito, traccia i connotati. La preferenza sembra andare a chi ha già messo un piede nella corporazione ma non vi è entrato del tutto (i sostituti alla guida) e ai disoccupati, istruiti e con molti figli a carico. Chi sia iscritto al ruolo dal 1993 e abbia svolto nel passato quindicennio 500 giorni di sostituzione alla guida può vantare 22,5 punti, incrementabili fino a 32,5 punti con 4 figli a carico e a 37,5 punti con dieci trimestri di disoccupazione. Un laureato magistrale con 4 figli a carico raggiungerebbe 25 punti, incrementabili fino a 35 se ha accumulato 20 trimestri di disoccupazione. Le 300 licenze bandite nel 2005 e rilasciate con non poche polemiche (1) sono quasi tutte andate a sostituti alla guida (in genere parenti dei vecchi tassisti). Ma il numero di questi soggetti non è illimitato e ora si aprono molti spazi per i laureati e i diplomati disoccupati. L’istruzione e la famiglia numerosa sono belle cose ed è possibile (dal momento che i tassisti, in genere, hanno una vera passione per lo scambio di opinioni con i clienti) che una corsa in taxi con un guidatore colto sia più piacevole della stessa corsa con un incolto. Resta il fatto che il mismatch tra livello di istruzione e mansioni non è esattamente un buon esempio di efficienza allocativa e che una vasta presenza di nuovi tassisti dotati di laurea specialistica è probabile non contribuisca a far scendere il salario di riserva della categoria. E poiché l’elevato salario di riserva dei tassisti è garantito dal numerus clausus, è ragionevole attendersi che la scelta del Comune di Roma avrà l’effetto di rendere ancora più difficile, in futuro, aumentare le licenze e industrializzare il settore.
Discriminazione e "sterco del demonio"
A ciò va aggiunto che la legge della Regione Lazio n. 58 del 1993 stabilisce, all’articolo 17, che per iscriversi al ruolo dei conducenti di auto pubblica e, quindi, avere diritto di partecipare al concorso per aggiudicarsi una licenza di taxi, bisogna essere cittadini italiani o di un paese dell’Unione Europea. Gli extra-comunitari non possono dunque partecipare all’estrazione a premi. Alla faccia delle pari opportunità e dell’obiettivo di integrazione e della promozione sociale degli immigrati. Certo, il denaro sarà pure sterco del demonio, o almeno tale sembra essere la percezione che ne ha gran parte dei politici italiani; ma l’esperienza di molti secoli insegna che vendere beni scarsi in cambio di denaro ha effetti meno distorsivi di quelli che si hanno con le elargizioni del Principe o con l’applicazione di opinabili criteri di razionamento. Inoltre, il Principe benevolo può utilizzare il denaro ricavato per effettuare una redistribuzione a un tempo più mirata e più trasparente di quella ottenibile fissando pesi ad hoc in un "concorso per titoli ed esami".Non consola il pensiero che anche il Comune di Milano (da quindici anni governato dal centrodestra) si accinga a seguire la strada di Roma (da altrettanto tempo governata dal centrosinistra).
(1) Alcuni degli assegnatari sono risultati avere precedenti penali.

Sunday, April 15, 2007

Pro-memoria

Ecco una lista delle matricole o targhe dei tassisti ladri raccolte. Tenetela in tasca e evitate di salire su queste auto. Continuate ad inviarci i numeri dei delinquenti che incontrate.

655 - 1017 - 1391 - 1546 - 1852 - 3392 - 4040 - 4277 - 4769 - 5314 - 5335

la targa CV856WW

il tassista Marco Del Fiore

(Per dettagli sul loro conto leggete sotto).

Saturday, April 14, 2007

Tariffa fissa? A Ciampino se ne fregano

Trovare un taxi all'areoporto di Ciampino è veramente non solo un problema ma anche una brutta lezione di vita per un ragazzino di tredici anni.Martedì 12 dicembre sono atterrata a Ciampino con mio figlio e ho avuto la presunzione di chiedere a uno dei taxisti fermi alla stazione di portarmi a Roma per la tariffa di 30 euro. Nessuno dei taxisti presenti è voluto partire e comunque arrivati a quel punto non sarei salita di certo, il timore di ritorsioni o di trattative spiacevoli una volta a bordo sarebbe diventato realtà. Con noi c'era anche una coppia che arrivava da Londra e che si è rivolta a qualche responsabile all'interno dell'areoporto senza ottenere la minima considerazione. Perfettamente inutile anche rivolgersi al vigile in servizio. Impossibile avere un taxi su chiamata a Ciampino. Come ho risolto il prolblema? Aspettando pazientemente un taxi con passeggero a bordo in arrivo da Roma e che avesse il coraggio di fermarsi anziché ripartire subito.Taxisti corretti a Roma ce ne sono tanti, ma costetti a subire le angherie di un centinaio di delinquenti preferiscono lasciare sguarnite certe zone che rimangono di dominio dell'inciviltà più inaudita per uno stato democratico. Una volta a bordo del gentile tassista che ci ha portato in via Sistina a trenta euro ha sentito come e con chi fanno le trattative tra Comune e rappresentanti della categoria. Uno dei rappresentanti si fa chiamare P 38 ! E i taxisti seri temono di esporsi perché come minimo si ritrovano con le gomme a terra.Mi auguro che le denuncie si susseguano e che non cali mai l'attenzione. Quest' esperienza vissuta da mio figlio servirà a far crescere in lui senso civico, ma problemi come questo si potranno risolvere solo con una diffusa cultura delle regole. Rosanna Ossi

Wednesday, April 11, 2007

Tassisti maleducati anche con noi romani

(Da Il Corriere Online)
Gentile Beppe,Le sarei molto grata se ci farà sapere (dico «ci» riferito a noi romani che quando leggiamo quello che è successo al sig. Ling e amici (6 dicembre) «ci» viene il mal di cuore) i commenti del sindaco e cosa accadrà mai al tassita in questione. Perché sa, sono un po' scettica, se ne sentono troppe sull'argomento. La manderei io la lettera, ma senza numero di targa non produrrebbe nulla. E' vero che non sono tutti così, ma guardi che i tassiti maleducati e disonesti lo sono sempre, anche con i romani. Tornavo dall'estero con un volo atterrato alle 20,30 a FIumicino e, dopo aver fatto la coda per prendere il taxi, ho dovuto sopportare un tassita che, sentito il mio indirizzo, ha dato una gran botta di stizzza al volante perché la corsa «non era sufficientemente lunga per finire il turno», chiedendomi di cambiare taxi. Al mio rifiuto, abbiamo fatto una corsa, nel senso letterale della parola, in un silenzio mortale e gelido: giunta sotto casa ho preso il numero della vettura per denunciare il fatto alla cooperativa e sono stata apostrofata in malo modo. Il risultato finale è che la multinazionale per cui lavoro ha fatto accordi con le società di noleggio per evitare l'uso di taxi, che hanno ormai raggiunto, almeno a Roma, punte di impopolarità inaudite.Sig. Ling coraggio, continui a promuovere la nostra splendida città, alla faccia dei tassisti. Un caro saluto Stefania Sordoni

Sunday, April 08, 2007

I tassisti di Fiumicino rifiutano un viaggio di 10 euro

(Da Il Corriere della Sera online)
Caro Beppe,non mi è ben chiara la ragione per cui ti scrivo questo messaggio. Mi spiego meglio: ieri ho preso un volo Malpensa-Fiumicino per recarmi a un appuntamento di lavoro. Arrivato a Fiumicino ho cercato un taxi che mi portasse al luogo dell'incontro: un albergo a circa 2km e 5 minuti di viaggio dall'aeroporto. Al mio primo tentativo, un taxista mi ha invitato gentilmente ad attraversare l'aeroporto per cercare i taxi dedicati al trasporto locale e non al traffico verso la capitale, in questo modo avrei anche risparmiato soldi. Dopo circa 10 minuti di ricerche e richieste a varie persone, ho scoperto che non esiste un'area taxi per il traffico locale. Mi sono quindi ripresentato all'area dedicata ai taxi (l'unica a quanto pare) e ho tentato nuovamente. Non ci crederai ma nessun taxista mi ha caricato adducendo svariate ragioni che riporto fedelmente: - no, perchè ho già promesso di caricare questi signori con il bagaglio voluminoso - no, perchè devo caricare un portatore di handicap - no, perchè non sono autorizzato a servire quell'area - no, perchè il taxi prima non ti ha caricato e quindi non ti carico nemmeno io. Essendo un 33enne di bell'aspetto (più o meno), indossando per l'occasione un abito abbastanza elegante e non avendo problemi di alitosi, deduco che il motivo del rifiuto sia da cercare nel basso costo del tragitto (meno di 10 euro, ho scoperto alla fine). Se non sono ancora all'aeroporto, lo devo solamente al gentilissimo intervento di una splendida consulente Telecom (purtroppo non conosco il suo nome) che mi ha dato un passaggio con il suo taxi. Per tornare all'apertura, non ho capito se ti sto scrivendo per esprimere tutto il mio biasimo per il davvero basso e triste comportamento dei taxisti di Fiumicino o per ringraziare la gentilissima consulente Telecom che mi ha salvato. Che dici? Cari saluti a tutti gli Italians, Alberto Chiozzi

Friday, February 23, 2007

Ovviamente non è cambiato nulla...

Taxi, liberalizzazione solo di facciata (Articolo su Repubblica)
Ovunque attese lunghe e tariffe gonfiate
Nei parcheggi rilevati tempi morti superiori a un'ora: a Bologna si arriva a 82 minutiI tassametri vengono spesso azionati prima del dovuto, con criteri non trasparentidi ROSARIA AMATO

ROMA - Taxi introvabili e attese lunghissime, centralini intasati, tariffe poco trasparenti, anticipi 'sospetti' sull'ora indicata dal radiotaxi, in qualche caso persino conducenti che parlano al cellulare senza usare l'auricolare. Ad alcune settimane dall'avvio delle liberalizzazioni introdotte dal 'pacchetto Bersani', "non si vede alcun beneficio concreto", sostiene l'associazione Altroconsumo, a conclusione di un'inchiesta sul servizio taxi condotta in dieci città. A Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino "c'è poco da essere soddisfatti", spiegano gli autori della ricerca: "Il servizio è distribuito in modo irregolare nelle città, la qualità non è sempre adeguata, le licenze hanno costi esorbitanti, le tariffe sono alte". Il numero dei taxi per abitanti risulta ancora inadeguato: 2,1 per mille a Roma e 1,6 a Milano contro 9,9 a Barcellona o 8,3 di Londra. I tempi morti nei parcheggi. L'inadeguatezza non viene denunciata per principio, ma sperimentata nella concretezza del servizio. Nel corso di un monitoraggio di sei ore nei parcheggi taxi delle dieci città considerate, sono stati rilevati tempi di attesa lunghissimi: 82 minuti a Bologna, 78 a Firenze, 70 a Milano, 60 a Roma. Gli anticipi sugli orari del radiotaxi. Le attese non sono il solo inconveniente. Diciannove taxi sui 45 chiamati dagli operatori di Altroconsumo sono arrivati con un costoso anticipo superiore ai cinque minuti, costoso perché conteggiato dal tassametro. I casi peggiori a Cagliari e a Roma, dove l'ampio anticipo è la regola. Mentre la maggiore precisione sull'orario è stata riscontrata a Bari e a Bologna. Anticipi e altre circostanze possono far sì che quando il cliente sale a bordo del taxi abbia già prima di partire fino a 10 euro di addebito.

Tariffe poco trasparenti. Nel 30% dei casi Altroconsumo ha rilevato tassametri poco visibili, tariffari non esposti, tariffe applicate in modo poco corretto. Inoltre nel caso della prenotazione telefonica diversi tassisti applicano supplementi o maggiorazioni non previsti dal tariffario. Si tratta di situazioni riscontrate soprattutto a Bari (20 casi su 23) ma anche a Cagliari e Firenze. A Bologna rilevata la maggiore correttezza su tassametri e tariffari. Dove il taxi costa meno. Le tariffe meno care sono state rilevate a Napoli, seguita da Bari e Bologna. Cagliari è la città più cara: si spende il 26% in più rispetto a Napoli. Tariffe alte anche a Genova e, limitatamente alle corse feriali, a Torino e Roma. Tariffe fisse poco applicate.

Le tariffe fisse che riguardano alcuni tragitti (i collegamenti tra centro, stazione ferroviaria e aeroporto) sono state introdotte al momento solo a Roma e Napoli. A Roma Altroconsumo ha riscontrato un'applicazione abbastanza regolare della tariffa da e per l'aeroporto, che è di 40 euro: in un solo caso la richiesta è stata di 60. Mentre a Napoli la tariffa fissa di 12,50 euro dall'aeroporto Capodichino alla stazione centrale è stata applicata correttamente solo cinque volte su 16. (23 febbraio 2007)
(articolo tratto da http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/politica/liberalizzazioni-2/taxi-inchiesta/taxi-inchiesta.html)

Monday, February 05, 2007

Lo riconoscete?

Cara Erika,
Ti scrivo comodamente seduta nel mio leonardo express, che d'ora in poi sara' il mio unico mezzo di collegamento tra roma e fiumicino, ogni volta che arrivo o parto negli orari in cui va. Il taxi lo utilizzero' solo se atterro dopo che l'ultimo treno e' partito.
L'ultimo episodio goccia e' stato venerdi' 2 febbraio. Atterro a mezzanotte, esco al volo e sono la prima ad arrivare alla fila dei taxi. Controlo che il taxi sia di roma (e non fiumicino, ennesimo trucchetto) e gli chiedo se costa molto di piu' arrivare al salario sport village rispetto ai parioli. No signorina, le costera' 5 euro di piu' al massimo. Perfetto allora, I pariolo sono circa 40 quindi per 45 euro mi risparmio di dover prendere la macchina e arrivo prima alla festa dove devo andare. Si parte per il salario sport village, tutto il raccordo fino alla salaria. Il tassista lo conosce bene questo sport centre, ci va a giocare a calcetto e ha appena iniziato a fare canottaggio. Si parla allegramente e la tariffa resta sul 2 per tanto tempo. Troppo. La tariffa 1 ( che andrebbe usata sul raccordo) non scatta fin dopo la cassia. Io vedevo il tassametro chiaramente riflesso nel vetro e vedevo che stava allegramente salendo oltre I 50 euro. Giunti a destinazione, uno o 2 chilometri fuori dal raccordo, il tassametro segna 55, me ne chiede 58. Chiedo il perche' del supplemento e mi spiega che fuori dal raccardo ci sarebbero 6 euro di supplemento per la corsa di ritorno, ma lui mi ha fatto lo sconto. Mi puzza di balla, ma gia' ho deciso che d'ora in poi prendero' solo il leonardo express. Non voglio piu' essere presa in giro. Ho speso 11 euro di treno e 9 di taxi stamattina, 20 contro I 40-45 del taxi (se non fa il furbo). Risparmiero' almeno 20 euro ogni tratta e non dovro' fare conversazione con chi fa il simpatico per poi fregarmi. Se siete tassisti e volete sapere chi ringraziare per le 160 euro di mio business perse al mese, andate al salario sport village e cercate il vostro collega che gioca a calcetto. Se ce n'e' piu' d'uno, chiedete di quello che una volta faceva l'assessore alla XX circoscrizione. Il mio Leonardo express intanto e' arrivato. Scendo senza la sgradevole sensazione di essere stata fregata....senza prezzo. Angela

Thursday, January 25, 2007

Nuovo tassista ladro

Segnalato in una lettera alla rubrica Italians del Corriere:


Roma: i problemi fossero solo i tassisti abusivi...
Pier Andrea Podda
Caro Beppe, se davvero darai la lettera di David Ling (6 dicembre) al sindaco di Roma Walter Veltroni allora aggiungici anche la mia. I 27 ottobre atterro a Ciampino da Londra Luton e: 1) per andare all'UNICO bancomat dell'aeroporto devo andare dagli arrivi alle partenze. Cioè uscire e rientrare dal caseggiato dell'aeroporto. Con tutti i bagagli ovviamente2) il suddetto bancomat non funziona. La gente in coda mi dice che è normale3) vedo dieci cartelli con la scritta «Taxi per il centro di Roma. Tariffa fissa 30 euro»4) esco e chiedo al taxista quanto vuole per portarmi a Roma centro. Aggiungo che dovrà però fermarsi al primo bancomat perché devo prelevare i contanti. La risposta è 60 euro5) protesto dicendo che la tariffa fissa è 30 euro6) la risposta è che siccome l'Appia è bloccata, bisogna fare un altro percorso. Che costa di più perché l'accordo con il Comune vale solo se si percorre l'Appia. Il tassista si chiama Marco Del Fiore. Non ho testimoni, ma non ho paura se comunichi il suo nome a qualcuno. (la lettera continua) Pier Andrea Podda

Dialogo con tassisti onesti...

Abbiamo ricevuto numerose lettere da tassisti onesti che sappiamo essere la maggioranza (silenziosa). Tutte ci dicono che non parliamo abbastanza di loro. Certo che se tutti fossero onesti non ci sarebbe neanche questo blog!

Riprendiamo alcuni suggerimenti e rispondiamo:

Un tassista scrive:
"solo per informativa, ci sarebbero gia degli organi "comunali" esistenti addetti ai reclami! tutto questo va solo a danni di quella stragrande maggioranza di tassisti che svolgono onestamente il loro lavoro!!in caso ancora dovessero succedere queste cose, potreste direttamente chiamare la polizzia invece di sbandierare con tanta leggerezza la "merda" del nostro lavoro !!! p.s. per chi dovesse prendere il taxi a ciampino ,invece di perdere tempo nel discutere con i "tassisti disonesti" chiamate direttamente la polizzia grazie"

Come avete potuto leggere da nostri commenti passati la polizia a Ciampino non c'è (e questo tassista sembra concordare perchè in effetti dice di "chiamarla"). La polizia dovrebbe essere sempre presente, in particolare lì dove tutti sanno che ci sono tassisti disonesti. Ma la polizia lo sa bene e sta alla larga. La polizia a Ciampino, come del resto a Fiumicino, l'abbiamo chiamata ripetutamente e non si è presentata - abbiamo assistito ad una rissa a Fiumicino, in 3 clienti abbiamo chiamato la polizia che non è venuta! Sapete anche voi (e ce lo confermate ripetutamente) che sono corrotti i poliziotti addetti ai due scali e che non sono mai presenti.

Per quanto riguarda "gli organi comunali addetti ai reclami" abbiamo ricevuto proprio oggi 25 gennaio 2007 da un nostro lettore una copia di una lettera ricevuta da detti "organi", eccola:

"la commissione di caranzia, ricostituitasi nel mese di settembre 2006,ha preso in esame il reclamo da lei inoltrato in data 15/02/2006
al fine di agevolare il compito della Commissione stessa , sarebbe utile aquisire ,compilato per quanto possibile il modulo reclamo taxi che lei potrà trovare al seguente indirizzo
www.comune.roma.it/mobilita.
nel quale dovra inserire il seguente riferimento fasc. xxx/yyy
scusadoci per l'involontario ritardo si ringrazia per la collaborazione
f.to il presidente
(ing. gabriele ugolini)

ecco, siamo il 25 gennaio 2007 e la "commissione di caranzia" del Comune di Roma si è riunita nel Settembre scorso per considerare una denuncia ricevuta a febbraio 2006. La commissione - che aveva ricevuto tutto il materiale richiesto - ha inoltre bisogno di vedere il suo compito "agevolato" dall'ulteriore invio di un "modulo reclami". Tutto questo ce lo fa sapere nel gennaio 2007 (chissà cosa fa questa commissione da settembre a gennaio e chissà quando si riunisce la prossima volta - e chissà quanto pagano i suoi inutili membri). Nel frattempo, il tassista ladro denunciato regolarmente continua indisturbato le sue corse delinquenti.

ps. Al Comune di Roma un anno si chiama "involontario ritardo"....