Friday, July 02, 2010

"Caro cliente, so' cinque euro in più. Mica so' scemo..."

Sono tornato da Londra, atterrato a Ciampino. Un cartello in bella vista dice che entro le mura aureliane il costo deve essere di 30 euro. Io dovevo andare a Piazza San Cosimato quindi la tariffa era fissa, appunto 30 euro. All'inizio i tassisti mi chiedono dove devo andare e, una volta saputo, diciamo che uno di loro si "sacrifica" e mi carica. Arrivati a destinazione gli do 50 euro e il guidatore me ne da 15 di resto, alle mie rimostranze mi dice (testuali parole): "...Allora la prossima volta devi prendere il primo della fila, hai visto che lui non ti ci voleva portare e ti ha dato a me? E che so' scemo che te ce doveva portà lui e invece mo' ce perdo io?".
Ascoltato ciò ho semplicemente detto che sarebbe stata la polizia o i carabinieri a decidere chi aveva torto o ragione. Il tassista a quel punto mi ha dato immediatamente, terrorizzato da se stesso e dal suo tentativo di TRUFFA (immagino), il resto giusto e ha avuto la faccia tosta comunque di chiedermi che cosa c'era di sbagliato in quello che aveva appena fatto...
Faccio notare che non avevo bagagli e non era orario notturno, semplicemente era un disonesto come ce ne sono tanti, tra i tassisti e tra tutti gli altri. Solo che i tassisti hanno, più di molte altre categorie, la responsabilità dell'immagine che si offre della città: il loro comportamento quando è furbesco o illegale danneggia tutta la categoria e tutti i cittadini di Roma.
Ps: sono nato e vivo a Roma da 36 anni, poveri turisti: se il comportamento è questo pure verso chi ci abita e conosce la categoria, figuriamoci con gli stranieri come si comportano...!!

di Pietro Cattaneo

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