Wednesday, April 11, 2007

Tassisti maleducati anche con noi romani

(Da Il Corriere Online)
Gentile Beppe,Le sarei molto grata se ci farà sapere (dico «ci» riferito a noi romani che quando leggiamo quello che è successo al sig. Ling e amici (6 dicembre) «ci» viene il mal di cuore) i commenti del sindaco e cosa accadrà mai al tassita in questione. Perché sa, sono un po' scettica, se ne sentono troppe sull'argomento. La manderei io la lettera, ma senza numero di targa non produrrebbe nulla. E' vero che non sono tutti così, ma guardi che i tassiti maleducati e disonesti lo sono sempre, anche con i romani. Tornavo dall'estero con un volo atterrato alle 20,30 a FIumicino e, dopo aver fatto la coda per prendere il taxi, ho dovuto sopportare un tassita che, sentito il mio indirizzo, ha dato una gran botta di stizzza al volante perché la corsa «non era sufficientemente lunga per finire il turno», chiedendomi di cambiare taxi. Al mio rifiuto, abbiamo fatto una corsa, nel senso letterale della parola, in un silenzio mortale e gelido: giunta sotto casa ho preso il numero della vettura per denunciare il fatto alla cooperativa e sono stata apostrofata in malo modo. Il risultato finale è che la multinazionale per cui lavoro ha fatto accordi con le società di noleggio per evitare l'uso di taxi, che hanno ormai raggiunto, almeno a Roma, punte di impopolarità inaudite.Sig. Ling coraggio, continui a promuovere la nostra splendida città, alla faccia dei tassisti. Un caro saluto Stefania Sordoni

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