Saturday, June 01, 2013
Puntualità romana
Maleducazione a Roma
Segnalazione taxi con doppio tassametro a Roma - Numero 2000
Corsa Malpensa - Cerro Maggiore
La rivolta dei tassisti contro Uber...
Saturday, November 03, 2012
Malpensa: i giochetti della navetta e del taxi
Nuovo esempio di delinquenza, questa volta con la complicità dell’autista della navetta.
Saturday, January 14, 2012
Liberalizzazione dei taxi. La torta e la mano invisibile del pasticcere
di Giacomo Reali
Su Forbes, qualche giorno fa, è stato pubblicato un articolo in cui è stato tradotto un estratto dal Corriere della Sera che riportava, in relazione a una recente segnalazione dell’Antitrust a governo e parlamento, la proposta dell’Istituto Bruno Leoni di liberalizzazione del trasporto taxi.La proposta, già depositata in parlamento nel 2006, è stata ripresentata lo scorso 21 dicembre dal deputato Gianni Vernetti (API) e si basa sull’aumento delle licenze in circolazione e sulla concessione di una nuova licenza gratuita ai tassisti già operanti nel mercato: un creativo e razionale compromesso tra la necessità e la giustizia incontrovertibile di aprire il mercato alla concorrenza e l’interesse altrettanto legittimo dei tassisti di continuare a gestire la loro licenza come un capitale.
Intanto, nel dibattito pubblico è stata posta la questione del “perché andare a disturbare i poveri tassisti, quando i settori da liberalizzare che contano di più sono altri come energia, ferrovie, poste, ecc.?”
Ma una cosa non esclude l’altra (e il decreto annunciato dal governo dovrebbe fare altrettanto) e se è vero che la liberalizzazione di alcuni settori strategici avrebbe un impatto più significativo, da ciò non segue che sia allora da rimandare o evitare quella del servizio taxi. E non è nemmeno vero che sarebbe un danno per i tassisti.
Dai commenti postati all’articolo comparso su Forbes si può risalire ad alcune differenze in termini di regolamentazione dei taxicabs negli Stati Uniti e sembrerebbe che alcune città americane, quanto a deregulation e quindi a prezzi e qualità del servizio di trasporto taxi, se la passino molto meglio di altre. È il caso, per esempio, di Phoenix, Arizona, dove la liberalizzazione ha portato a un apprezzabile calo dei prezzi, a un incremento dell’efficienza del servizio e, con qualche aggiustamento introdotto dall’amministrazione locale, anche alla garanzia della sicurezza. È una “open entry city” per i tassisti, i quali differenziano l’offerta del loro servizio per conto di agenzie o gestendone loro stessi una.
A New York, invece, la resistenza della categoria è così forte che nonostante le tariffe inaccessibili per molti abitanti e le risapute inefficienze in diverse zone della città, a danno specialmente dei ceti più poveri e dei disabili, ci sono circa 1100 licenze in meno in circolazione dal 1937 e in ottobre 2011 il prezzo di una medallion (la licenza dei tassisti neworkesi) è arrivato a 1 milione di dollari, una “pura posizione di rendita” secondo gli economisti americani.
La letteratura – che non è solo quantitativamente, ma qualitativamente (poiché in prevalenza economica) a favore della liberalizzazione – fornisce studi teorici ed empirici che dimostrano che la concorrenza creata dall’apertura del mercato:
abbassa le tariffe;
eleva la qualità del servizio (decoro, affidabilità, sicurezza, onestà);
crea nuove nicchie di mercato più su misura per clienti con esigenze particolari, come i disabili;
come conseguenza di 1, 2, 3 aumenta la domanda.
L’analisi di particolari casi, inoltre, mostra come sia falso che la liberalizzazione sia la causa di fenomeni di fallimento di mercato e sovrabbondanza – che è pur vero che in alcuni casi si sono verificati – e dimostra che il mercato trae beneficio non da “se” ma da “come” avviene la liberalizzazione.
Ritornando al caso italiano, il “Parlamentino” dei tassisti, che riunisce 19 sigle fra sindacati e cooperative del settore, ha indetto lo sciopero nazionale per il 23 gennaio.
È stato deciso di adottare una posizione di resistenza forzata e un atteggiamento acritico rifiutandosi di valutare come si procede a liberalizzare. Eppure, proprio la qualità della liberalizzazione proposta dall’Istituto Bruno Leoni creerebbe delle condizioni vantaggiose sia per i tassisti già sul mercato, sia per i consumatori.
Ricevere una seconda licenza, come viene proposto, per i tassisti che già ne possiedono una non solo sarebbe la compensazione della perdita di valore della prima licenza, ma aprirebbe anche alla possibilità di gestire la seconda come un capitale da investire: vendendolo oppure affittandolo, aumentando quindi il volume d’affari e, per i più propensi alla libera intrapresa, anche l’imprenditorialità della propria attività.
La preoccupazione principale può essere riassunta in una considerazione fatta da un tassista che, intervistato da Ballarò, si è espresso affermando che “la torta è sempre quella” e quindi dividerla ulteriormente non può che svantaggiare l’attuale categoria tassinara.
Ma se di torta si parla, allora il tassista sbaglia a considerarla come rappresentativa della scarsità di lavoro per i tassisti. Le risorse scarse – stabilite in numero fisso – sono le licenze, quindi i taxi, non i clienti. Al contrario, all’aumentare del numero dei taxi i prezzi scendono e aumentano anche i consumatori, che significa nuove fette di mercato, nuove fette di torta.
Dunque, la liberalizzazione non produrrebbe danni ma nuove opportunità: nuovi clienti per i tassisti, nuove possibilità di lavoro per i newcomers, servizio più efficiente e tariffe più basse per i consumatori, crescita economica nell’interesse collettivo grazie a un irrimandabile aumento di libertà economica (oggi L’Heritage Foundation ci ha informato che l’Italia è scesa al 92° dell’Index of Economic Freedom 2012).
Se, però, si inizia a dire che si sta andando “contro” i tassisti, che sono il “capro espiatorio delle liberalizzazioni” e che non fa la differenza come la farebbe intervenire su altri monopoli più importanti, si rischia il solito immobilismo del “prima quello, no prima quell’altro e ci sarebbe quell’altro ancora…”, si finisce allora che non si va da nessuna parte: è il caso di dirlo se si pensa a quando si attende un taxi in una giornata di pioggia o in altri casi frequenti di asimmetrie tra domanda e offerta.
A proposito, anche l’economia comportamentale fornisce argomenti a favore della liberalizzazione dei taxi. È stato condotto uno studio proprio sul comportamento economico dei tassisti di New York, che spiega perché nei giorni di maggiore domanda ci sia sistematicamente meno offerta di taxi. È stato osservato che i tassisti tendono a stabilire per ogni giornata un obiettivo di guadagno, raggiunto il quale terminano il servizio. Così capita che lavorano meno ore proprio nei giorni di maggior richiesta quando, infatti, riescono in meno tempo a raggiungere il loro obiettivo di guadagno quotidiano. Se si considera il calcolo economico, i tassisti dovrebbero calibrare lavoro e tempo libero in modo tale da lavorare di più quando il tasso di salario è più alto e consumare più tempo libero quando quest’ultimo “costa meno”, cioè quando il salario a cui si rinuncia è più basso, ma è risultato che avviene regolarmente il contrario.
La risposta dell’economia cognitiva è che gli individui, diversi dall’homo economicus, tendono a considerare la disutilità di una perdita maggiore dell’utilità di una vincita delle stesse dimensioni; è la Prospect Theory che è valsa a Daniel Kahneman, insieme a Vernon Smith, il Nobel per l’economia e per la quale il fallimento nel raggiungere l’obiettivo di guadagno della giornata è percepito da tassisti come una perdita da evitare lavorando più a lungo; mentre il superamento dell’obiettivo è percepito come una vincita, ottenuta la quale i tassisti sono meno incentivati a continuare il servizio.
La risposta della politica economica dovrebbe invece essere liberalizzare, perché la mano invisibile di Adam Smith del libero mercato, diversamente, non smette mai di lavorare.
Wednesday, January 11, 2012
Taxi 6378 rifiuta la corsa
Anche il tassista seguente ha inizialmente protestato ma quando ha visto che ho fotografato il numero di targa ha preso la corsa, anche se poco volentieri.
Il comportamento dei tassisti di Roma è disgustoso ed il servizio che offrono è pessimo. Mi auguro che denunciandone i comportamenti scorretti si ottengano dei risultati.
In Fede,
Christian Mascia
Questo è questo, per dirla con Michael Vronsky
Tuesday, January 03, 2012
Da Italians (Corriere Online) 14 Dicembre 2011
NON SALITE su Taxi con targa DA16.... (purtroppo manca il resto)
Sunday, December 04, 2011
Truffa
ps
Milano, sabato notte: taxi? Nulla
Vi riporto pari pari quello che ho scritto al comune di Milano questa mattina. Non aggiungo commenti, ma li attendo, molto volentieri, soprattutto dai tassisti, perchè sono proprio curiosa di capire quali sono le motivazioni (ammesso che ce ne siano di plausibili)….. Ecco qua.
Sabato notte, uscendo da un locale di piazza Affari, ho camminato per 1 ORA tra Piazza Duomo, Via Dante, Piazza Cordusio, Largo Cairoli e Piazzale Cadorna, senza trovare un taxi disponibile. Ho chiamato innumerevoli volte i servizi radiotaxi 8585 e 6969 trovandoli occupati o per sentirmi buttare giù la cornetta dopo lunghe attese. Alla fine, ho atteso al freddo che un amico andasse a casa A PIEDI in Via Rasori a recuperare la macchina. Ci vorrebbe una denuncia per interruzione di pubblico servizio, oltre che istigazione alla guida in stato di ebrezza. Fortunatamente il mio amico non aveva bevuto, ma se avessimo bevuto un cocktail, che non è reato, come avremmo fatto a raggiungere casa? Neanche in India o in Cina mi è mai capitata una cosa del genere. Una città internazionale come Milano non si può permettere di non avere taxi disponibili in pieno centro durante il weekend. Vergogna! Vergogna al comune che non vigila sui servizi pubblici e anche ai tassisti evidentemente non sentono la crisi! (a mio nonno, tassista a Milano per 40 anni turno notturno, si rivolteranno le budella al sentire l’accaduto).
Friday, January 28, 2011
Vigili a Fiumicino, pressoché introvabili
I RINCARI DI ROMA E LA QUALITÀ DEL SERVIZIO
Salviamo i tassisti dal mal di rendita
Il mostruoso (+54% per i primi cinque chilometri) aumento delle tariffe dei taxi di Roma è una notizia che va oltre la questione specifica. È specchio di tre tendenze molto diffuse nel Paese, tutte preoccupanti. I trasporti, a Roma ma non soltanto, non sono considerati un servizio, bensì una rendita. E il passeggero, turista o residente che sia, non è un cliente o un utente; è un pollo da spennare, o una seccatura da evitare. Accade, arrivando a Fiumicino o a Ciampino, di sentirsi chiedere da un tizio: «'Ndo va?». Non vuol sapere dove andate. Vuol sapere se siete italiani o stranieri. Se la risposta è «what?», il taxi sarà subito pronto, magari per avventurarsi lungo il Grande raccordo anulare. Se rispondete «vado in centro» o «sono affari miei», trovare un'auto disposta a caricarvi e a portarvi a destinazione sarà un'impresa.
In tutto il mondo, il numero dei taxi segnala le dimensioni e il potere d'acquisto della classe media. A Mosca ce ne sono pochissimi: i ricchi hanno limousine con autista; gli altri vanno in metropolitana. A Berlino, a Londra, a New York ce ne sono moltissimi: il taxi non è considerato una bizzarria da viziati, ma un'opportunità per chi vuole evitare la trafila dei parcheggi, dei permessi, delle multe. La classe media italiana è strangolata da un'inflazione che torna a crescere, e colpisce in particolare quei piccoli consumi - bar, ristoranti, vacanze, viaggi brevi - che non sono lussi da sibariti ma il motore di un'economia come la nostra, che valorizza poco il suo straordinario potenziale turistico. Tra i principali freni dell'economia italiana c'è poi, com'è noto, la cappa corporativa. Provate a chiedere ai tassisti romani - o milanesi, dove corposi aumenti sono scattati da poco - se sono contenti delle nuove tariffe. In tanti sono preoccupati. Temono, o hanno verificato, di lavorare meno. Preferirebbero lavorare di più e guadagnare di più. Aspettativa che andrebbe incoraggiata, anche con la leva fiscale. Invece accade il contrario.
Non si tratta di colpevolizzare una categoria piuttosto che un'altra. Tanto più una categoria eterogenea come quella dei tassisti. A chiunque sarà capitato l'imbroglione e, in percentuale senz'altro superiore, il professionista corretto; l'energumeno che non vuole chiudere il finestrino a gennaio né abbassare la radio che informa a tutto volume sul mercato invernale della Lazio, e la persona deliziosa con cui aprire una conversazione. Dei tassisti si parla molto anche perché hanno un peso particolare pure in politica, per due motivi: possono bloccare una città, com'è accaduto non solo a Roma ma anche a Parigi; e sono rimasti - in una società parcellizzata come la nostra e in un tempo segnato dalla comunicazione a distanza - una delle ultime figure professionali a contatto con la gente, capace talora di veicolare un'opinione, un orientamento, il giudizio su un personaggio (quanto hanno giovato i tassisti milanesi a Formentini, e quanto i loro colleghi romani hanno danneggiato Rutelli?).
Questo peso politico viene usato, talora con spregiudicatezza, da una categoria che legittimamente si difende da una proletarizzazione che all'estero è ormai avvenuta. «Sapete perché sono aumentate le tariffe dei cab a Manhattan? Perché è aumentata pure la quota di iscrizione ad Al Qaeda» ride David Letterman, alludendo all'invasione di tassisti dai più remoti Paesi islamici. Noi restiamo affezionati ai nostri tassinari; purché il costo non continui a crescere in modo inversamente proporzionale alla qualità del servizio. A Manhattan parleranno pure un inglese strano, ma se indugi per strada si ferma un taxi a chiedere se per caso hai bisogno. A Fiumicino siamo fermi a «'ndo va?».
Aldo Cazzullo
27 gennaio 2011 dal Corriere della Sera
Friday, September 24, 2010
La tratta salata: confronto costi nel percorso centro città-aeroporto nelle città europee
Questo articolo parla di un'analisi effettuata sui costi delle tratte centro città-aeroporto effettuata sulle principali città europee. L'amara sentenza su Roma: il 42% in più sulla media europea.
Nell'articolo una tabella aiuta a capire meglio questo disequilibrio:
TAXI: Adoc, no aumenti, la tratta centro-aeroporto di Roma costa il 42% in più della media europea
Adoc contraria a un possibile aumento delle tariffe del servizio taxi romano, soprattutto per la tratta che collega l'aeroporto al centro città. Per Adoc, al contrario, va aumentato il numero delle vetture in servizio.
"Sarebbe vergognoso aumentare del 25% il prezzo di una corsa da Roma a Fiumicino - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - per equiparare le tariffe praticate dai tassisti dei due Comuni. I tassisti di Roma sarebbero penalizzati dall'aumento, che potrebbe portare a una diminuzione delle potenziali corse, a vantaggio di altri sistemi di trasporto quali treno e NCC, con cui è possibile spendere anche 30 euro per una corsa dal centro all'aeroporto. Piuttosto di aumentare le tariffe, che al contrario andrebbero diminuite, è necessario aumentare il numero delle vetture in servizio. Sarebbe opportuno, inoltre, individuare e sanzionare duramente, con la sospensione e nel caso di ricaduta con la revoca della licenza, i tassisti disonesti che applicano tariffe raddoppiate ai turisti. Anche all'aeroporto di Ciampino si sono verificate irregolarità, con ritocchi molto forti delle tariffe destinate ai turisti, anche italiani. Nonostante il settore abbia visto accolte tutte le richieste di aumento delle tariffe, anche contro il nostro parere, ancora oggi siamo costretti a registrare casi di sopruso a danno dei clienti e dei turisti. Che meritano un servizio qualitativamente migliore e a prezzi infinitamente inferiori a quelli attuali".
Secondo le stime dell'Associazione a Roma si paga il 42% in più della media europea per la stessa tipologia di corsa.
"La media europea per una corsa dal centro città all'aeroporto è di 28 euro, il 42% in meno della tratta Roma centro-Aeroporto di Fiumicino - continua Pileri - solo Londra ha una tariffa più elevata, di 55 euro. A Dublino il costo è le metà di Roma, a Barcellona il 77% in meno. A New York, inoltre, si pagano 30 euro, il 33% in meno, per un tratto di maggiore lunghezza. Crediamo sia opportuno, inoltre, che prima di una modifica al tariffario di un servizio pubblico quale i taxi debbano essere ascoltate tutte le Associazioni dei consumatori, e non solo alcune scelte in modo discrezionale e soggettivo dall'amministrazione comunale. Venendo meno ad un impegno preso prima delle elezioni".
Ecco quanto costa andare dall'aeroporto al centro città in Italia e in Europa
Principali città europee
CITTÀ' | TARIFFA MEDIA | DIFF.% con ROMA |
Parigi | 37,50 € | -6,6% |
Barcellona | 22,50 € | -77,7% |
Londra | 55,00 € | +37,5% |
Praga | 17,50 € | -128,5% |
Vienna | 30,00 € | -33,3% |
Bruxelles | 27,50 € | -45,4% |
Madrid | 22,50 € | -77,7% |
Amsterdam | 25,00 € | -60% |
Helsinki | 25,00 € | -60% |
Berlino | 25,00 € | -60% |
Edimburgo | 30,00 € | -33,3% |
Dublino | 20,00 € | -100% |
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MEDIA EUROPEA | 28,12 € |
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Le lobby vincono sempre
I taxi: ecco una cosa almeno sulla quale abbiamo anticipato i francesi. Perché se in Francia la liberalizzazione si è rivelata ora una pia illusione, in Italia da un bel pezzo ci siamo tolti dalla testa l' insano proposito. Ricordate la prima «lenzuolata» di Pier Luigi Bersani quando l' attuale segretario democratico era ministro dello Sviluppo economico? Lì dentro c' era, appunto, la liberalizzazione delle licenze dei taxi. Cosa perfino ovvia, per una economia che vuol dirsi «liberale» (prendere esempio dagli Stati Uniti, che tutti, destra e sinistra, osannano) ma che in Italia, Paese delle lobby, degli ordini e delle corporazioni, è stata interpretata come una bestemmia in chiesa. Ragion per cui, in un modo o nell' altro, è finita silenziosamente nel dimenticatoio. Con la complicità, quel che è più grave, delle amministrazioni locali: mentre i prezzi continuano a salire. A Roma i tassisti hanno incassato dalla giunta del sindaco Gianni Alemanno un nuovo robusto aumento (fino al 25%) delle tariffe. D' altra parte, non sono forse stati fra i suoi grandi elettori? Memorabili i festeggiamenti in Campidoglio del nuovo sindaco, la notte della sua elezione, proprio davanti al popolo dei taxi, esultante. A Milano si dovranno accontentare invece di un aumentino fino al 2%, dopo i rincari ottenuti gli anni scorsi. E che rincari: nel 2007, mentre si discuteva la liberalizzazione proposta da Bersani, la tariffa venne innalzata del 23,37%, da 77 a 95 centesimi al chilometro. In compenso le licenze sono bloccate e anche l' ipotesi di introdurre il secondo autista, che avrebbe per lo meno portato a un aumento delle macchine sempre in circolazione, è stata penosamente archiviata dopo un periodo di inutile sperimentazione. Provate ora a salire di sera su un taxi milanese: vedrete il tassametro partire da 6 euro. Quasi dodicimila delle vecchie lire. Per non parlare delle tariffe per le corse agli aeroporti delle due più grandi città italiane. Ormai costa quasi più il taxi dell' aereo. A proposito, vi siete mai chiesti perché Roma e Milano sono le uniche due grandi città europee che non siano collegate all' aeroporto con una metropolitana degna di tal nome?
Friday, July 02, 2010
Caccia al truffatore
Sei mesi fa ho preso un taxi da Fiumicino per Roma la corsa mi è sembrata
subito strana perchè uscito dal terminal T3 un tassista si è proposto per
portarmi a Roma, dopo qualche minuto mi accorgo che il taxi non era in fila ma
fuori dagli stalli che delimitano il parcheggio taxi. In quel momento non ho
fatto caso alla situazione ma all'arrivo invece dei 40 euro mi sono stati
chiesti 70 euro.
Saluti Marco Rossini
Sardi Truffati
Dal Corriere (http://is.gd/dcyWa)
TRASPORTI E POLEMICHE
Ciampino, tassista truffa 102 euro
per una corsa dall'aeroporto a Roma
Denunciato da due sardi diretti all'ospedale: la tariffa fissa per il centro è di 30 euro, 50 se fuori le mura
ROMA - Nel pieno della polemica tra tassisti, albergatori e noleggiatori romani, a poche ore dal vertice con il sindaco Alemanno, i «furbetti del tassametro» non si danno per vinti. Un tassista della Capitale è stato denunciato per aver tentato di truffare due clienti.
Il suo tassametro, che segnava 51,80 euro a fine corsa, ha raddoppiato il conto passando a 102 euro davanti e due cittadini sardi che, sbigottiti, hanno chiesto spiegazioni. «Il tragitto era fuori le mura e quindi la cifra raddoppia», ha risposto il conducente disonesto, nemmeno scalfito dalla consapevolezza che per la corsa - in base alle delibere comunali - non avrebbe dovuto chiedere più di 30 euro.
AUMENTI BLOCCATI - Sì perché la corsa incriminata era quella tra l’aeroporto G.B Pastine di Ciampino e l’ospedale Sant'Andrea. Tuttalpiù il tassista avrebbe potuto chiedere una maggiorazione per aver superato, dal lato opposto della città, la cinta muraria. Ma l'esorbitante conto da 102 euro era totalmente ingiustificato. Taxi in coda all'aeroporto di Ciampino (Jpeg)
La corsa dallo scalo aeroportuale in zona sud est a Roma nord, in via di Grottarossa, poteva in effetti costare intorno ai 50 euro. E giunti all’ospedale, i due malcapitati avevano messo mano al portafogli per pagare 51,80 euro, il prezzo indicato nel tassametro del taxi. Ma a quel punto il prezzo era raddoppiato.
IDENTIFICATO DAL TRANSPONDER - Sul momento, nonostante avessero chiesto spiegazioni all’autista del mezzo, i due sardi hanno pagato gli oltre cento euro senza fare troppe storie poiché dovevano andare con urgenza all’interno dell’ospedale. Ma non si sono persi d’animo per il torto subito. Discussione tra tassista e clienti a Ciampino (Jpeg)
Giunti nuovamente a Ciampino hanno raccontato tutto alla polizia giudiziaria della Polaria che, grazie alla testimonianza, ai filmati del nuovo sistema di video sorveglianza e del sistema «transponder» che identifica elettronicamente i taxi dell’aeroporto G.B. Pastine, ha rintracciato e denunciato il tassista.
16 febbraio 2010(ultima modifica: 17 febbraio 2010)
Varese55 accusa il CdSera, ma i taxi non sembrano angioletti
taxi truffa: 400 euro da Fiumicino a Termini (http://www.06blog.it/post/8319/taxi-truffa-400-euro-da-fiumicino-a-termini) Taxi, la truffa del tassametro (http://tuttetruffe.blogspot.com/2009/01/taxi-la-truffa-del-tassametro.html) Taxi, categoria sotto osservazione: tra truffe e scorrettezze (http://www.ditascanostra.it/2010/taxi-categoria-sotto-osservazione-tra-truffe-e-scorrettezze) Taxi: truffe sulle tariffe da Ciampino a Roma. Scoprite come..(http://vacanze-nel-mondo.noiblogger.com/taxi-truffe-sulle-tariffe-da-ciampino-a-roma-scoprite-come/) TAXI: ROMA; CON NATALE E TURISTI SPUNTANO LE TRUFFE (www.noitassisti.com/?q=node/1845) Taxi a staffetta, truffa perfetta (http://forum.roma.corriere.it/taxi/23-06-2010/taxi-a-staffetta-truffa-perfetta-1571945.html Ciampino, tassista truffa 102 euro per una corsa dall'aeroporto all'ospedale (http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_febbraio_16/tassisata-truffatore-denunciato-1602473718368.shtml E il tassista lo truffa: 50 euro invece di 30 (http://nottebiancaroma.splinder.com/post/18166563) Tassametro gonfiato, denunciato tassista (http://www.esplorandoroma.it/EsPlOrAnDo-Roma-News/Notizie-da-Roma/tassametro-gonfiato-denunciato-tassista.html?option=com_content&Itemid=88&catid=46&id=649&lang=it&view=article&fontstyle=f-larger) Tassisti Ladri (http://tassistiladri.blogspot.com/) Truffe e mazzette dei taxi di Roma (http://metropolitana.splinder.com/post/19524028) Inchiesta sul racket dei tassisti ultrà (http://www.hwupgrade.it/forum/archive/index.php/t-1334656.html) Centro, truffe ai turisti: dal caffè al taxi tutto è più caro (http://roma.repubblica.it/dettaglio/centro-truffe-ai-turisti:-dal-caffe-al-taxi-tutto-e-piu-caro/1667056) Investe e uccide un anziano sulle strisce tassista-pirata ... (http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/09_luglio_10/tassista_pirata_strada-1601556740225.shtml) Roma, tassista uccide un passante sulle strisce. Non era la prima volta (http://www.assodemoscoop.it/news/94-roma-tassista-uccide-un-passante-sulle-strisce-non-era-la-prima-volta.html) ROMA, BIMBO IN GITA INVESTITO DA TASSISTA PIRATA (http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2000/11/04/1470286-ROMA-BIMBO-IN-GITA-INVESTITO-DA-TASSISTA-PIRATA.shtml) Fiumicino, fermato tassista ubriaco aveva a bordo una cliente (http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_gennaio_21/tassista-ubriaco-roma-aumenti-1602322926984.shtml) Tassista ubriaco travolge un pedone. Arrestato (http://www.lunico.eu/index.php?option=com_content&task=view&id=1
"Caro cliente, so' cinque euro in più. Mica so' scemo..."
Ascoltato ciò ho semplicemente detto che sarebbe stata la polizia o i carabinieri a decidere chi aveva torto o ragione. Il tassista a quel punto mi ha dato immediatamente, terrorizzato da se stesso e dal suo tentativo di TRUFFA (immagino), il resto giusto e ha avuto la faccia tosta comunque di chiedermi che cosa c'era di sbagliato in quello che aveva appena fatto...
Faccio notare che non avevo bagagli e non era orario notturno, semplicemente era un disonesto come ce ne sono tanti, tra i tassisti e tra tutti gli altri. Solo che i tassisti hanno, più di molte altre categorie, la responsabilità dell'immagine che si offre della città: il loro comportamento quando è furbesco o illegale danneggia tutta la categoria e tutti i cittadini di Roma.
Ps: sono nato e vivo a Roma da 36 anni, poveri turisti: se il comportamento è questo pure verso chi ci abita e conosce la categoria, figuriamoci con gli stranieri come si comportano...!!
di Pietro Cattaneo
Thursday, January 28, 2010
A Ciampino, Giovanni ha paura dei propri colleghi...
Testimonianza di un tassista romano
Per prima cosa vi chiederei cortesemente , se siete persone vere e sincere, di specificare almeno che ALCUNI TASSISTI SONO LADRI ,e non tutti da come si evince dal vostro sito.
Pur condividendo il disprezzo per alcuni ahimè colleghi farabutti che infangano e distruggono la nostra categoria, vorrei consigliarvi di prendere il numero di targa o di licenza, mà di denunciarlo alle autorità competenti e non metterlo sul sito, in quanto non serve a nulla, quindi se veramente avete voglia , come giusto che sia, di punire e quindi togliere queste mele marce dalla categoria , dovete denunciare la situazione. Infine vorrei porvi un'ultima domanda....
SECONDO VOI, LE AUTORITA', CIOE' , I VIGILI O IL COMUNE STESSO, PENSATE CHE NON SAPPIA COME STANNO LE COSE ??... SONO ANNI CHE NOI DENUNCIAMO QUESTI FATTI, EPPURE NESSUNO FA NULLA... PERCHE ?? SONO ANNI CHE CHIEDIAMO UN PRESIDIO FISSO DI CARABINIERI O POLIZIA, A FIUMICINO , A CIAMPINO E A TEMINI....
PERCHE' NON C'E' L'HANNO MAI CONCESSO ??? provate a rispondervi, nel frattempo , vi prego di non infangarci ulteriormente, perchè nella categoria c'è gente che lavora seriamente e duramente, e credetemi già questo lavoro è duro in se stesso, poi in questo periodo è quasi insopportabile.
GRAZIE E SCUSATE PER L'INTROMISSIONE.
MAURIZIO BUCCOLINI
Caro Maurizio,
riceviamo molte lettere come la sua, dai tassisti onesti e loro amici.
Sembra non abbiate letto bene il nostro blog:
qui denunciamo i numerosi tassisti ladri, non abbiamo mai abbiamo affermato che l'intera categoria sia delinquente!
Sappiamo che i tassisti ladri sono circa 3/400 a Roma, lo sanno anche le autorità corrotte che chiudono gli occhi.
E lo sanno benissimo anche tutti i tassisti onesti che lavorano sodo tutti i giorni.
Ma la domanda rimane: perchè la stragrande maggioranza di tassisti onesti non fa niente per estirpare questi vermi che danneggiano l'immagine dell'intera categoria?
Sapete tutto di loro, targhe, numeri di licenza, nomi, ecc. (le autorità se è per questo hanno anche i filmati).
Sapete tutto e non fate niente per impedirgli di lavorare.
Non fate nulla per denunciarli - secondo voi devono essere i turisti stranieri derubati che durante il loro soggiorno a Roma vanno a fare le denuncie ? Ma in che mondo vivete?
Di denunce alle autorità ne abbiamo già fatte tante, senza alcun effetto.
I tassisti onesti cosa fanno? si lamentano che si faccia di tutta l'erba un fascio?
Ma allora:
REAGITE - DENUNCIATE I VOSTRI COLLEGHI - IMPEDITE LORO DI CARICARE ABUSIVAMENTE - AIUTATE I TURISTI INFORMANDOLI ONESTAMENTE - DISTRIBUITE VOLANTINI AGLI AEROPORTI - DICHIARATE APERTAMENTE LA VOSTRA ONESTA'!
Da Ciampino a Roma la strada dei taxi è in salita
Martedì 12 dicembre sono atterrata a Ciampino con mio figlio e ho avuto la presunzione di chiedere a uno dei taxisti fermi alla stazione di portarmi a Roma per la tariffa di 30 euro. Nessuno dei taxisti presenti è voluto partire e comunque arrivati a quel punto non sarei salita di certo, il timore di ritorsioni o di trattative spiacevoli una volta a bordo sarebbe diventato realtà. Con noi c'era anche una coppia che arrivava da Londra e che si è rivolta a qualche responsabile all'interno dell'areoporto senza ottenere la minima considerazione. Perfettamente inutile anche rivolgersi al vigile in servizio. Impossibile avere un taxi su chiamata a Ciampino. Come ho risolto il prolblema? Aspettando pazientemente un taxi con passeggero a bordo in arrivo da Roma e che avesse il coraggio di fermarsi anziché ripartire subito.
Taxisti corretti a Roma ce ne sono tanti, ma costretti a subire le angherie di un centinaio di delinquenti preferiscono lasciare sguarnite certe zone che rimangono di dominio dell'inciviltà più inaudita per uno stato democratico. Una volta a bordo del gentile tassista che ci ha portato in via Sistina a trenta euro ha sentito come e con chi fanno le trattative tra Comune e rappresentanti della categoria. Uno dei rappresentanti si fa chiamare P 38 ! E i taxisti seri temono di esporsi perché come minimo si ritrovano con le gomme a terra.
Mi auguro che le denuncie si susseguano e che non cali mai l'attenzione. Quest' esperienza vissuta da mio figlio servirà a far crescere in lui senso civico, ma problemi come questo si potranno risolvere solo con una diffusa cultura delle regole.
Franco Vie
Denuncia di un utente
Sono pochi ma alcuni si danno la pena di denunciare i tassisti disonesti: ecco la denuncia di F Bergallo con tanto di scansione di "ricevuta".
Egregi signori,
vorrei mettervi al corrente di un accadimento quantomeno increscioso accadutomi ieri, 2 novembre 2008, usufruendo del servizio di un vostro taxi.
Riassumo brevemente qui di seguito:
avendo chiamato un vostro taxi, precisamente il 2361, mi sono ritrovato a partire da una tariffa di 10 €.
Avendo quindi chiesto spiegazioni in merito , mi è stata addotta un spiegazione improvvisata che suonava come:” dipende da dove arriva il taxi, oggi è festa …”, quando poche ore prima avevo chiamato un altro taxi, sempre della vostra compagnia, che era partito dalla tariffa di 4 €.
Ora questo significa che chiamando un taxi mi può capitare una vettura che arriva dalla parte opposta della città e mi fa partire una tariffa di 100€? È del tutto discrezionale e dipende da tassista? Esiste una tabella parametrica dalla quale possa risalire esattamente alla cifra di partenza?
Fosse stato solo questo avrei anche lasciato passare. Arrivato a destinazione, il tassametro segnava €17,10 e il tassista me ne ha chiesti 18. esiste “l’automancia”, il caffè, nella tariffa festiva?
Allego scansione della ricevuta che ho dovuto richiedere e che il tassista ha preso da un altro taxi essendone sprovvisto.
Credo fermamente che questo tipo di comportamenti vada a minare l’immagine di onestà della vostra compagnia, che invece mi è stata restituita da altri vostri tassisti onesti e gentili, che esprimevano al contrario un esempio di piena professionalità.
Essendo chiaramente una questione di principio, in quanto suppongo che tutti odino essere presi evidentemente in giro, sono a richiedervi il rimborso della corsa.
Sicuro della vostra professionalità, rimango in attesa di un vostro gentile riscontro
I miei migliori saluti
F. Bergallo
Verona 23 tiene in ostaggio i bagagli
Dal centro di Roma vanno all'aeroporto a Fiumicino, ma invece di onorare la tariffa flat di euro 40, dicono che la corsa costa di piu' ... per via del traffico, per i bagagli, perche' e' festa, perche' c'era una persona in piu', perche' e' presto, perche' e' tardi ... insomma, c'e' sempre un motivo.
Avvertiamo i ragazzi che sono in partenza di avere i soldi pronti per il taxi e di non pretendere il resto da una bancanota da 50. Poi diciamo di scendere dal taxi, prendere i loro bagagli, e poi dare i soldi solo alla fine, dicendo grazie e ignorando le richieste creative per altri soldi.
In data 11 dicembre 2008, pero', un tassista ha portato due studentesse all'aeroporto Leonardo da Vinci, e ha TENUTO IN OSTAGGIO I LORO BAGAGLI, chiedendo soldi in piu' per via del traffico.
Solo quando la ragazze mi hanno telefonato e ho suggerito di prendere il numero dell'autista ha finalmente consegnato i bagagli.
Abbiamo prenotato il taxi (a Roma) chiamando il 3570 ed e' stata assegnata alla corsa il taxi "Verona 23". Il numero del tassista poi era 5611.
Saluti,
Jennifer Wilkin
University of Washington
Wednesday, February 13, 2008
Roma: creatività delinquente senza fine
Angela - Londra
Ultimissime: Napoli
A Napoli is tassista spegne il tassametro appena arrivato e mi dice “dottò so €46”.
Notare che 5 min prima segnava €26.
Gli ho detto che se voleva i €46, prima avrebbe dovuto portarmi in commissariato….
Roberto Castiglioni
Truffe e ricatti: denunciati 5 tassisti
Si approfittavano dei passeggeri minacciandoli ed estorcendo loro il doppio della tariffa prevista
ROMA - Pugno duro dei carabinieri di Roma contro le numerose truffe messe in atto dai tassisti abusivi o disonesti.
LE DENUNCE - A seguito di numerose segnalazioni di cittadini e turisti che riferivano di vessazioni patite ad opera di tassisti sulle tratte aeroporti di Fiumicino e Ciampino verso la Capitale, i militari del comando provinciale di Roma hanno effettuato una serie di servizi che hanno portato alla denuncia di 2 tassisti per estorsione per aver chiesto il doppio della tariffa stabilita; un tassista per violenza privata, per aver al termine della corsa impedito a due turisti inglesi di scendere dall'auto poiché pretendeva una somma maggiore di quella pattuita; un conducente di auto a noleggio per truffa in quanto guardia particolare giurata già dipendente di una società di vigilanza in permesso retribuito Inps; una persona in quanto, già segnalata per l'esercizio abusivo del servizio di piazza con conducente, con l'auto sottoposta a sequestro proseguiva illegalmente nell'attività.
RICATTI E MINACCE - I controlli hanno permesso di stabilire che risultavano veritiere le denunce di molte persone, soprattutto donne, che riferivano di essere state minacciate da conducenti di taxi che pretendevano il doppio della tariffa prevista. Infatti, una volta caricato il cliente a Ciampino e oramai prossimo a raggiungere il centro della Capitale, il conducente lo minacciava di riportarlo in aeroporto se non avesse aderito alla richiesta di raddoppio della tariffa. Per smascherarli i carabinieri si sono finti clienti, registrando le conversazioni.
12 febbraio 2008 (da il Corriere della Sera)
Saturday, January 12, 2008
Roma: i ricatti dei tassisti
Cari Italians,sono tornato a Milano dopo qualche giorno di vacanza a Roma dove ho potuto sperimentare sulla mia pelle il problema della carenza dei taxi e i ricatti che gli utenti devono sottostare a causa dell'arroganza (e disonestà) dei tassisti (spero non di tutti). Venerdì 29 dicembre passo la serata in una discoteca vicino alla Prenestina. Verso le 3 del mattino, all'uscita, un uomo mi viene incontro chiedendomi se voglio un taxi. Io accetto e gli dico che devo andare in zona Termini. Riposta: sono 20 euro senza tassametro. Io mi rifiuto poiché voglio il tassametro e il tizio risponde che a quell'ora "nessuno usa più il tassametro, perché i tassisti hanno finito il servizio" (?). Di fronte alle mie proteste, sembra conciliare e mi dice di andare a parlare direttamente col tassista (che aspetta in una vettura poco distante). Il tassista ripete la stessa cosa: 20 euro senza tassametro e aggiunge: "chi vuoi trovare a quest'ora! Io ho finito il servizio e il tassametro non lo accendo più! E se chiami un taxi al telefono, tra supplemento notturno e chimata spendi 50 euro". Io, deciso a non cedere a questo ricatto, me ne vado (tra l'altro dietro di me un gruppo di ragazzi accetta le condizioni del tassista e sale in vettura). Chiamo un numero di servizio taxi ma dopo circa 10 minuti di attesa attacco e mi dirigo a piedi verso la Prenestina, via con maggiore affluenza di traffico. Intanto continuo a chiamare il servizio taxi ma ogni volta che prendo la linea un messaggio preregistrato dice più o meno che "nella zona richiesta non è attualmente presente alcun taxi. Riprovi più tardi". Nel frattempo passano davanti a me numerosi taxi in arrivo dalla discoteca da cui provengo io che continuano a caricare gente contrattando al rialzo i prezzi e non rispondendo alle chiamate telefoniche. In conclusione, torno in albergo con un autobus notturno: durata della corsa 9 minuti (cronometrati) costo: 1 euro. Ora mi chiedo: se una persona che vive sulla Prenestina avesse bisogno di un taxi urgente nella notte cosa deve fare? Avventure del genere mi erano finora successe solo in Egitto e in Marocco. Roma è in Italia o in un paese del terzo mondo? Massimo Colomba , mascoba2@yahoo.com